Politica

Savona 2021, è ancora nebbia: il centrosinistra prova con Russo, il centrodestra brancola nel buio, M5S assente

Savona 2021, è ancora nebbia: il centrosinistra prova con Russo, il centrodestra brancola nel buio, M5S assente

Savona. Ancora quattro mesi prima che i cittadini savonesi siano chiamati alle urne per le elezioni comunali del 2021. In primavera, in una data ancora non stabilita ma compresa tra il 15 aprile e il 15 giugno, a Savona, come in altre città italiane, verrà eletto un nuovo sindaco e saranno rinnovati la giunta e il consiglio comunale. E mai come questa volta l’orizzonte, almeno ad ora, appare alquanto nebuloso. Sia a destra che a sinistra.

CINQUE ANNI FA. In vista delle elezioni amministrative del 2016 la coalizione di centro destra aveva dichiarato a settembre dell’anno precedente di voler convergere su un unico candidato, poi ad aprile, a due mesi dalle elezioni, venne approvato da tutti i partiti il nome di Ilaria Caprioglio. La coalizione di centro sinistra aveva scelto il proprio candidato (Cristina Battaglia) ad aprile, attraverso le elezioni primarie. Questa volta, invece, gli scenari sono molto diversi: la coalizione di governo brancola nel buio, mentre l’opposizione si trova già dall’autunno davanti alla scelta se accettare o no l’autocandidatura di Marco Russo.

CENTRODESTRA. Qui le acque sono agitate. A pochi mesi dalle elezioni lo schieramento non ha ancora un candidato unitario, e i rapporti tra le forze dello schieramento non sono affatto rosei. In consiglio comunale, la giunta guidata dal sindaco Ilaria Caprioglio in questo ultimo periodo si trova in difficoltà con una maggioranza spaccata, ormai da tempo, su diverse questioni. A febbraio si ricorda il voto di alcuni leghisti insieme alla minoranza contro la messa a gara del trasporto sanitario, a giugno la discussione sulla tassa dei rifiuti, le tariffe, le relative scadenze e il ripristino delle esenzioni per le famiglie sotto una certa soglia Isee che ha portato consiglieri di maggioranza a votare gli emendamenti della minoranza; poi i dissidi tra i consiglieri Simona Saccone, Elda Olin e Emiliano Martino che accusano il sindaco di decidere in autonomia senza condividere le scelte. L’ultima tensione, e più eclatante, riguarda la manutenzione del campo nomadi della Fontanassa.

» leggi tutto su www.ivg.it