Genova. L’ultimo giorno in “zona gialla” è stato baciato dal sole e questo ha spinto i liguri e i genovesi, anche per questioni psicologiche, ad approfittarne. Un sabato di vita quasi normale, almeno rispetto a quello che ci aspetta nei prossimi 15 giorni – tra le misure più pesanti la chiusura dei pubblici esercizi anche a pranzo e durante il giorno e il divieto di spostamento fuori comune con deroghe solo per quelli sotto ai 5000 abitanti – e anche se con mascherine e comportamenti cauti non si può dire che siano mancati i cosiddetti assembramenti.
Via XX Settembre, via San Vincenzo e dintorni. Molti giovani, famiglie, pensionati a passeggio nelle vie dello struscio e dello shopping. Qualcuno anche da fuori città, magari per qualche acquisto impossibile nei piccoli centri di provincia. Pochissimi i controlli, almeno rispetto ai periodi pre-natalizi quando, per strada, c’erano forse anche meno persone di oggi.
Pienone anche nelle località di montagna: tutti alla ricerca della neve tra Faiallo, Praglia, la Val Trebbia e la Val d’Aveto. Sulla strada del Beigua una fila di auto che neppure a metà luglio sulla Aurelia.