Cronaca

Incidente di Quezzi, la piazzetta non si può intitolare a Gaia: “Le dedicheremo un giardinetto”

Incidente di Quezzi, la piazzetta non si può intitolare a Gaia: “Le dedicheremo un giardinetto”

Genova. Non si potrà intitolare a Gaia Morassutti la piazzetta di Quezzi dove la ragazza è stata travolta da un’auto pirata la sera del 24 ottobre, trovando la morte pochi giorni dopo a soli sedici anni, stroncata dalla gravità delle ustioni riportate. Lo stop è arrivato dall’ufficio toponomastica ed è stato reso noto ieri a palazzo Tursi dopo una mozione presentata dal M5s: impossibile intitolare uno spazio cittadino a una persona se non dieci anni dopo la sua morte.

“Abbiamo ritirato la nostra mozione e proposto un emendamento alla successiva mozione per l’apposizione di una targa commemorativa – spiega il primo firmatario Fabio Ceraudo, aprendo così anche alla possibilità di dedicarle uno spazio in quel di Quezzi, magari un giardinetto nella stessa piazza. L’atto è passato all’unanimità e siamo soddisfatti: è un piccolo gesto per ricordare una giovanissima genovese che ha perso la vita lo scorso ottobre. Nessuna targa purtroppo restituirà Gaia ai suoi famigliari e amici, ma almeno non la dimenticheremo”.

Una targa commemorativa – chiesta ieri dal Pd in un’altra mozione in Consiglio comunale – è già stata posta dal Municipio Bassa Valbisagno. Recita “Il giardino di Gaia” e ricalca ciò che la piazzetta è diventata dopo il drammatico incidente che ha sconvolto l’intera comunità di Quezzi: una sorta di memoriale con fiori gialli (il colore preferito da Gaia), lumini e striscioni.

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