Cronaca

Semafori intelligenti T-Red, strage di multe a Genova: quasi 40mila in quattro mesi

Semafori intelligenti T-Red, strage di multe a Genova: quasi 40mila in quattro mesi

Genova. Dal tabacchino di corso Martinetti, sulle prime alture di Sampierdarena, è una processione di clienti che vengono a pagare multe. “Arrivano in continuazione – racconta il titolare Stefano Bitonto -. Addirittura un signore ne aveva ricevute 38 per un importo complessivo di oltre 1.800 euro. In un momento così drammatico per l’economia ci sembra ingiusto”. Il colpevole è il semaforo all’incrocio tra via Cantore e via San Bartolomeo del Fossato, uno dei 33 impianti intelligenti della città dotati di una telecamera che sanziona automaticamente chi passa col rosso e chi non rispetta la canalizzazione delle corsie.

I numeri forniti dalla polizia locale raccontano di una vera “strage”, come si usa dire in questi casi: da settembre a dicembre sono state elevate in tutto 39.906 multe che corrispondono a un totale di 112.656 punti saltati dalle patenti di semplici automobilisti, motociclisti, ma anche tassisti e autisti di Amiu e Amt che guidano per lavoro. Quasi 40mila verbali, mediamente 10mila al mese, di cui 25.234 (il 63,2%) per la violazione della segnaletica che regola le svolte (l’infrazione più frequente) e appena 8.211 per aver “bruciato” il rosso agli incroci.

Il tema è finito al centro di una commissione comunale voluta dal consigliere Carmelo Cassibba, che nella vita fa il tassista. Riuniti in videoconferenza c’erano sindacalisti di Amt e Amiu, rappresentanti delle associazioni dei consumatori, esponenti di maggioranza e di opposizione. Tutti d’accordo, o quasi, su un punto: va bene la sicurezza stradale, purché non diventi un pretesto per fare cassa. Anche perché la realtà dei fatti a volte cozza con le rigide norme del codice della strada.

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