I ristoratori genovesi in piazza lunedì: “Non siamo untori, ci lascino riaprire in sicurezza o ci diano ristori veri”

I ristoratori genovesi in piazza lunedì: “Non siamo untori, ci lascino riaprire in sicurezza o ci diano ristori veri”

Genova. E’ nata quasi per caso da un gruppo di ristoratori che si sono ritrovati a Busalla per ragionare insieme su come chiedere al loro Comune l’esenzione dalla Tari. Poi, tra una chiacchierata, una chat su whatsapp e un paio di riunioni su Zoom è nata l’idea di una protesta pacifica sotto la Prefettura di Genova con appuntamento fissato per lunedì mattina alle 10.

Marco Guandalini, titolare dell’antica trattoria Semino di Busalla è indubbiamente soddisfatto che l’iniziativa prometta una buona partecipazione: “Abbiamo dovuto creare un gruppo telegram – racconta – perché erano in troppi. Ci sono arrivate richieste di partecipazioni dalle altre valli per arrivare a Genova dal centro città al levante”.

Una manifestazione senza sigle ideata da Guandalini insieme a Martina Vallarino titolare dell’osteria della Bastia sempre a Busalla e senza associazioni che la promuovano: “Proprio per questo forse sentiamo tanta partecipazione. Tra i miei colleghi sono in molti a pensare che le associazioni del settore non abbiano fatto abbastanza. Certo magari dialogano con il governo e siedono ai tavoli ma i risultati non sono sufficienti e soprattutto come ristoratori sentiamo ora la necessità di farci sentire anche nelle piazze, se pur certamente con manifestazioni pacifiche, che rispettino la legge e le norme di distanziamento”.

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