Cronaca

Pendolari della Valle Stura: “Inascoltati, servono più treni e vere manutenzioni”

Pendolari della Valle Stura: “Inascoltati, servono più treni e vere manutenzioni”

Genova. “Invitiamo l’assessore Berrino a raggiungere Rossiglione oppure Ovada domani mattina per toccare con mano l’odissea che i pendolari devono affrontare per andare a lavorare”. Con questo ‘invito’ rivolto alla politica nel suo attuale rappresentante regionale in tema di trasporti, i rappresentanti del Comitato difesa trasporti Valli Stura e Orba, ovvero i pendolari, concludono l’intervista raccolta da Genova24, all’indomani dell’ultima frana che ha di fatto bloccato per almeno due giorni la linea ferroviaria Genova – Acqui Terme.

Sì perché questo episodio si somma a tutta una serie di eventi legati al dissesto che in questi ultimi mesi, se non anni, sta di fatto tenendo in ostaggio la grande vallata dell’entroterra della nostra città: “Sono anni che chiediamo che sulle linee dei pendolari sia messo in campo un vero piano di manutenzioni – spiegano – che significa non solo treni nuovi ma anche mettere in sicurezza il tracciato e prevenire certe situazioni che puntualmente ‘capitano’ ad ogni pioggia”.

Ma non solo: “La nostra richiesta, inascoltata, è quella di inserire una coppia di treni in più che possa coprire i buchi orari della linea regionale – sottolineano – che vedono ancora delle fasce scoperte che obbligano cittadini e lavoratori ad arrangiarsi con i mezzi privati, che in per la Valle Stura significa prendere un’autostrada che da oltre un anno, e per i prossimi dieci, è e sarà ostaggio dei cantieri urgenti”. Nel dettaglio “La fascia oraria del primo pomeriggio è totalmente scoperta, con un buco di oltre tre ore”.

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