Politica

Crisi di governo, Toti tende la mano a Conte “ma non con questa maggioranza”

Crisi di governo, Toti tende la mano a Conte “ma non con questa maggioranza”

Liguria. No ad una “zeppa” per tenere insieme l’attuale maggioranza, sì a un governo di unità nazionale ma coinvolgendo anche la Lega. E “nessuna pregiudiziale” se il premier dovesse essere ancora Giuseppe Conte. E’ la strada indicata dal presidente ligure Giovanni Toti, ospite fisso delle trasmissioni televisive (stamattina ad Agorà su Rai 3) a maggior ragione da quando i parlamentari di Cambiamo! sono diventati oggetto dei corteggiamenti di chi lavora al gruppo dei costruttori in vista del Conte ter.

Una prospettiva che Toti continua a smentire con fermezza: “Rimettere insieme la maggioranza con un aiutino da casa non è la soluzione di questo Paese. Se è vero che aprire la crisi non è stata una genialata, è anche vero che i motivi per aprirla c’erano tutti. Se il dibattito è come rafforzare una maggioranza di centrosinistra che appoggi il premier Conte è assolutamente legittimo ma non ci interessa. Se viceversa usciamo dagli schemi della politica com’è oggi ed entriamo in una dinamica di unità nazionale, salvezza pubblica o governo di scopo, siamo qua e siamo disponibili a dare una mano”.

Che l’attuale governo Conte sia arrivato al capolinea ormai è certo. Oggi è la giornata delle dimissioni rassegnate nelle mani di Mattarella, poi si apriranno le consultazioni al Quirinale. Pd, M5s e Leu fanno quadrato intorno al premier e definiscono “inevitabile” un terzo incarico all’avvocato pugliese. Ma i numeri ancora non ci sono e l’eventualità di un ritorno in maggioranza di Italia Viva adesso non è così improbabile. L’alternativa più concreta è quella del voto anticipato.

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