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Dibattito pubblico sulla nuova diga foranea, l’Usb: “Serve un accordo quadro sull’occupazione”

Dibattito pubblico sulla nuova diga foranea, l’Usb: “Serve un accordo quadro sull’occupazione”

Genova. Un piano operativo generale dell’attività del porto di Genova che riunisca i programmi dei singoli terminalisti e un piano generale dell’organico, come previsto dalla legge portuale. E’ quanto chiede il sindacato Usb nell’ambito del dibattito pubblico che sta andando in scena in queste settimane per presentare il progetto per la nuova diga foranea del porto di Genova.

“I due piani generali – spiega Usb – vanno portati alla conoscenza e alla valutazione delle parti sociali e dei rappresentanti dei lavoratori, allo scopo di istruire un accordo quadro generale su occupazione, sicurezza, formazione e mercato del lavoro per accompagnare con la partecipazione dei lavoratori il processo di sviluppo del porto catalizzato dalla nuova diga”.

Secondo il sindacato serve un accordo tra imprese e lavoratori su materie come “l’adozione di standard contrattuali di lavoro improntati alla stabilità, standard formativi in rapporto all’evoluzione tecnologica e al riconoscimento delle professionalità, standard orari e produttivi correlati alle condizioni di lavoro e di sicurezza e salute, percorsi di esodo e di ricollocazione collegati al riconoscimento del carattere usurante del lavoro portuale, standard di accesso al mercato del lavoro portuale e di ricambio generazionale”.

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