Economia

Tari e suolo pubblico, Zunato risponde alla Fiva: “Con il canone unico nessuna differenza per i concessionari del mercato”

Tari e suolo pubblico, Zunato risponde alla Fiva: “Con il canone unico nessuna differenza per i concessionari del mercato”

Savona. “L’introduzione del Canone Unico, dovuto per legge, non comporterà sostanziali differenze nel gettito comunale e negli oneri a carico dei concessionari di posteggio”. Così l’assessore allo sviluppo economico del Comune di Savona Maria Zunato e il dirigente alle attività produttive Marta Sperati rispondono alla lettera inviata dal presidente della Fiva, Amedeo Mosca, e riguardante il canone della Tari e dell’occupazione di suolo pubblico in occasione del mercato del lunedì.

Per spiegare la posizione dell’amministrazione, Zunato e Sperati partono dall’esempio numerico di Mosca: “Assumiamo l’esempio riportato di un posteggo di 26,20 metri quadri non alimentare: con il canone unico la tariffa sarebbe di 0.58 da moltiplicare per 26 metri (si arrotonda) e per 50 giorni. per un ammontare di 754 euro. Nel 2019 il canone Cosap dovuto per 50 giorni (numero di lunedì nel 2019) era di 689 euro. Per ottenere il canone andava molti plicata la tariffa al metro quadrato e al giorno per i posteggi del mercato, pari ad 0.63 per i due coefficienti dell’allegato B del regolamento Cosap, cioè 1.2 per attività commerciali e 0.7 per occupazione di carattere precario, con un risultato di 0,5292 euro da arrotondare a 0,53”.

“A questo andava sommata la Tari giornaliera, pari a 55 euro per un tota le di 744 euro, con una differenza di 10 euro. Il servizio tributi ha riscontrato che, per un errore di arrotondamento nel sistema informatico Sipal, è stato inserito l’importo di 0,52 euro a metro quadro e non di 0,53 euro, pertanto ne è derivato un calcolo inferiore al dovuto, di 676 euro anzichè 689 euro. In realtà, quindi, il Comune dovrà recuperare, nel caso specifico, 13 euro. Da osservare che su 52 settimane, la differenza diminuisce”.

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