Cronaca

Coronavirus, la proposta di Toti: “I ristoranti possano scegliere se aprire di giorno o di sera”

Coronavirus, la proposta di Toti: “I ristoranti possano scegliere se aprire di giorno o di sera”

Genova. “Una delle proposte che ho fatto al governo è almeno far scegliere ai ristoranti se stare aperti di giorno o di sera“. Lo dice il presidente Giovanni Toti intervistato a Un giorno da pecora su Radio 1. “È giusto ridurre i contatti sociali e le uscite delle persone, e capisco che i contagi siano in loro funzione, ma ci sono ristoranti che sopravvivono di giorno perché sono in zone di commercio e lavoro, ma ci sono locali che invece lavorano solo a cena”.

Il governatore continua a spingere per maggiori aperture dove i dati lo consentono proprio mentre il ministro Speranza insiste riferendo al Senato: “Non ci sono le condizioni epidemiologiche per abbassare le misure di contrasto alla pandemia, siamo all’ultimo miglio e non possiamo abbassare la guardia. La presenza delle varianti – ha spiegato – condizionerà l’epidemia: la variante inglese è presente nel 17,8% dei casi e sarà presto prevalente e la sua maggiore diffusione rende indispensabile alzare il livello di guardia, ma fortunatamente non compromette efficacia dei vaccini. Le altre due varianti sono più insidiose per la ridotta efficacia dei vaccini. La loro diffusione è minore ma è necessario isolare i focolai”.

Ci vedremo domani mattina col governo – replica Toti -. Io non ritengo sia necessario abbassare le misure, ma si tratta di rimodularle in modo diverso: fare in modo che le zone gialle, arancioni e rosse vengano decise su base provinciale o comunale. Le varianti non sono un fatto esoterico. Le variazioni vengono colte dal nostro sistema di monitoraggio. La mia stella polare e il numero di malati negli ospedali. Siccome in questo momento stiamo scendendo e non abbiamo avuto mai così pochi malati negli ultimi due mesi, evidentemente in questo momento non c’è una pressione così forte”.

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