Cronaca

Coronavirus, insegnante a Ventimiglia, ma residente in Francia: l’Asl gli nega il vaccino per i frontalieri

Coronavirus, insegnante a Ventimiglia, ma residente in Francia: l’Asl gli nega il vaccino per i frontalieri

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Ventimiglia. Ad un insegnante italiano di 62 anni, qualche anno fa sottoposto a trapianto di cuore, è stato negato il vaccino riservato ai lavoratori trasfrontalieri. Il motivo? Per l’Asl1 è un frontaliere “al contrario” in quanto residente in Francia, a Mentone, che ogni giorno si reca a Ventimiglia a scuola. E’ l’incredibile e surreale vicenda capitata a Marco D’Ottavi, docente presso le scuole elementari dell’Istituto Comprensivo Biancheri della città di confine.

Così come i suoi colleghi frontalieri, D’Ottavi, regolarmente iscritto al Sistema Sanitario Nazionale in Italia, ogni giorno supera il confine per recarsi al lavoro e ogni sera rientra a casa, a Mentone, dove risiede con la famiglia. La sua “colpa”, almeno secondo l’azienda sanitaria, è quella di percorrere la frontiera in direzione inversa rispetto a quella di migliaia di lavoratori che da Ventimiglia e altre zone di confine ogni giorno si recano in Francia o nel Principato di Monaco per raggiungere il proprio lavoro.

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