Cronaca

Luoghi del Cuore, Liguria al primo posto con la ferrovia Cuneo-Ventimiglia, villa Pallavicini al 18°

Luoghi del Cuore, Liguria al primo posto con la ferrovia Cuneo-Ventimiglia, villa Pallavicini al 18°

Genova. Sono stati presentati oggi alla stampa i risultati della decima edizione de “I LUOGHI DEL CUORE“, il censimento promosso dal FAI-Fondo Ambiente Italiano in collaborazione con Intesa Sanpaolo, iniziativa a favore della tutela e della valorizzazione delle bellezze artistiche e naturali del Paese, un ambito che vede il Gruppo impegnato in prima persona. Nel 2020, con ben 2.353.932 voti, gli italiani hanno voluto dimostrare il loro amore per il patrimonio culturale e ambientale italiano: il miglior risultato di sempre per il censimento del FAI.

La Liguria è al primo posto per voti in rapporto alla sua superficie. Ed è almeno in parte in Liguria il “luogo del cuore” più votato nell’edizione del 2020: 75.586 persone hanno espresso la loro preferenza per la Ferrovia Cuneo-Ventimiglia-Nizza, al 1° posto nella classifica nazionale, grazie anche all’impegno di tre comitati – Amici del Treno delle Meraviglie, Amici della Ferrovia Cuneo Ventimiglia Nizza e Amis du Train des Merveilles – che auspicano il potenziamento della linea e la sua valorizzazione. Un’opera che fonde la natura aspra delle Alpi Marittime con l’ingegno umano, ideata da Cavour a metà Ottocento, quando Nizza era sabauda, e che nei suoi 96 km di lunghezza include 33 gallerie e 27 ponti e viadotti, coprendo un dislivello di 1.000 metri e toccando 18 Comuni, in gran parte borghi montani. Semidistrutta dai tedeschi in ritirata nel 1943 e ricostruita negli anni Settanta con un accordo italo-francese da rinnovare, la ferrovia è un’infrastruttura necessaria per i residenti, con importanti potenzialità turistiche. Nel 2013 ha rischiato la dismissione ed è purtroppo interrotta dallo scorso ottobre a causa dello smottamento del Colle di Tenda causato dall’alluvione che ha isolato la Val Roya.

La Ferrovia Cuneo-Ventimiglia-Nizza è risultata prima anche nella speciale classifica “Italia sopra i 600 metri”, relativa ai territori di grande valore ambientale e storico, con pochi abitanti e un notevole potenziale, ma spesso caratterizzati da problemi di dissesto idrogeologico, dalla mancanza di infrastrutture, servizi e risorse economiche oltre che da una forte tendenza allo spopolamento, a cui da tempo il FAI si impegna a dar voce.

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