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La vita del milite volontario dopo un anno di Covid: “Paura e stress, esperienza surreale”

La vita del milite volontario dopo un anno di Covid: “Paura e stress, esperienza surreale”

Ponente. Dal primo caso in Liguria e nel savonese all’hotel Bel Sit di Alassio il 25 febbraio 2020 fino ad oggi, oltre anno di emergenza pandemica legata al Covid-19, un anno che ha cambiato per sempre le nostre vite e ci ha costretto a cambiamenti inimmaginabili… E’ stato un anno che ci ha messo a dura prova, ma che ha mostrato ancora una volta la forza di resilienza e solidarietà, con il contributo fondamentale dell’associazionismo e del volontariato.

Tra quanti sono stati in prima linea nel corso dell’emergenza sanitaria i militi delle pubbliche assistenze, in particolare i militi volontari chiamati ad un nuovo compito verso la comunità, non solo sul fronte dei servizi e dell’assistenza sanitaria, ma anche sotto il profilo umano e solidale verso le famiglie e le persone bisognose.

IVG.it ha raccolto la testimonianza di un milite volontario pietrese, una storia senz’altro paradigmatica e speculare rispetto a molte esperienze vissute dai militi volontari del savonese in questo anno segnato dall’arrivo del Coronavirus.

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