Cronaca

Nascere a Pietra: “Il punto nascite chiuso è un rischio anche per le donne vittime di violenza sessuale”

Nascere a Pietra: “Il punto nascite chiuso è un rischio anche per le donne vittime di violenza sessuale”

Pietra Ligure. “In occasione della ricorrenza della Giornata internazionale dei diritti della donna, ci chiediamo quanto la chiusura del punto nascite e del pronto soccorso ostetrico del Santa Corona sia una scelta a favore delle donne. Se una donna vittima di violenza sessuale si recasse presso l’ospedale pietrese, ormai privo del reparto nascite e quindi della presenza costante di medici ginecologi, potrebbe subire un disservizio oggi?”.

E’ questa la domanda che si pone il gruppo “Nascere a Pietra” che da mesi combatte per la riapertura del punto nascite, evidenziando tutti i problemi che la sua chiusura può causare.

“Attualmente la figura del medico ginecologo sarebbe presente solo la mattina dal lunedì al venerdì, mentre per gli altri orari ci sarebbe la reperibilità – spiegano – La chiamata per reperibilità, però, secondo quanto si legge nelle indicazioni della Regione, interverrebbe solo per pazienti in gravidanza affette da trauma o da patologia medica grave. Ciò mette in discussione la certezza di attivare la chiamata in reperibilità del ginecologo per tutti i casi che non rientrano nelle grandi emergenze. Quindi una donna non gravida, ma vittima di violenza, se non classificata come ‘grave patologia’, potrebbe non provocare la chiamata in reperibilità del medico”.

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