Coldiretti Liguria: «Etichettature fuorvianti non devono penalizzare l’export di produzioni di qualità»

Coldiretti Liguria: «Etichettature fuorvianti non devono penalizzare l’export di produzioni di qualità»

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Genova. «Bene l’alleanza europea contro l’etichetta Nutriscore che mette in pericolo lo storico record di oltre 46,1 miliardi di esportazioni agroalimentari Made in Italy del 2020 con un aumento dell’1,7% realizzato in piena pandemia Covid, in controtendenza rispetto agli altri settori produttivi». E’ quanto afferma la Coldiretti in riferimento alle dichiarazioni del Ministro delle Politiche Agricole Stefano Patuanelli che nel question time alla Camera ha annunciato che l’Italia sta lavorando con i Paesi che ancora non hanno espresso un parere formale rispetto al Nutriscore, come la Polonia, la Slovacchia, la Croazia e la Spagna «per trovare quella minoranza di blocco che come ultima ratio ci servirà per fermare questo grave pericolo per il sistema agroalimentare italiano».

«L’etichettatura nutriscore francese come quella a semaforo adottato in Gran Bretagna – affermano il presidente di Coldiretti Liguria Gianluca Boeri e il delegato confederale Bruno Rivarossa – influenzano il consumatore, con un bel verde, a scegliere prodotti con ingredienti di sintesi e a basso costo spacciandoli per più salutari. Un sistema fuorviante, discriminatorio ed incompleto che finisce per escludere paradossalmente dalla dieta alimenti sani e naturali che da secoli sono presenti sulle tavole per favorire prodotti artificiali di cui in alcuni casi non è nota neanche la ricetta.

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