Genova. «Apprendiamo dagli Istituti penitenziari liguri, che hanno danno luogo a procedere alle determinazioni dell’Ufficio del Commissario straordinario per l’emergenza Covid-19 a seguito delle quali le vaccinazioni nelle carceri sono state ‘stoppate’ , solo il Carcere di Genova Marassi – precisa Pagani – va avanti con la vaccinazione ai detenuti con Astrazeneca (Vaxveria)), un atto di coraggio o irresponsabilità ? Lo stop alle vaccinazioni però – commenta il sindacalista UIL – è un atto grave, pericoloso e illogico e corrisponde a chiudere la stalla, ancora una volta, a buoi ormai lontani».
Con queste considerazioni molto preoccupate – Fabio Pagani , Segretario Regionale della UILPA Polizia Penitenziaria – commenta l’ordinanza dello stop inferto dall’Ufficio del Commissario straordinario per l’emergenza Covid-19, Francesco Paolo Figliuolo, alle vaccinazioni nelle carceri. Pagani spiega: «dopo ripetute esortazioni di varie autorità ed esperti, nelle scorse settimane era finalmente iniziata la vaccinazione anti-Covid-19 nei penitenziari ( 7400 detenuti e 16 mila Poliziotti ) a cui era stato inoculato il siero; la stessa Ministra della Giustizia, Marta Cartabia, a pochi giorni dal suo insediamento, durante il saluto ai dipendenti del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, aveva rassicurato circa un’accelerazione nelle vaccinazioni. Ora lo stop, con i contagi che peraltro stanno seppur lentamente risalendo, sarebbe una grave inversione di tendenza, la quale evidentemente segnerebbe anche un declassamento dell’attenzione sulle carceri e le cui conseguenze rischierebbero di risultare deleterie sia sotto il profilo sanitario sia sotto quello dell’ordine e della sicurezza pubblica».