Ventimiglia. “Nei primi tre mesi e mezzo del 2021, per l’esattezza fino al 16 aprile, sono giunti sulle coste italiane più di 8.520 migranti e rifugiati, di cui 1196, il 14%, minori stranieri non accompagnati. Lampedusa e Ventimiglia rappresentano le due frontiere opposte di un sistema di accoglienza e protezione per minorenni – non accompagnati o con i loro familiari – in cui si registrano ancora evidenti sfide”. A dichiarlo sono UNICEF e Save the Children che da dicembre 2020 uniscono le proprie forze per dare una risposta immediata ai bisogni essenziali di bambini e adolescenti, delle loro famiglie e delle donne sole in arrivo e in transito. Tra gli interventi: primo soccorso psicologico, informazioni sui loro diritti, nonché sui servizi e sulle opportunità disponibili, una valutazione tempestiva delle potenziali vulnerabilità e problemi di protezione specifici, tra cui quelli connessi alla violenza di genere, e con la distribuzione di kit contenenti materiali utili per il viaggio e l’igiene personale.
I risultati dei primi 4 mesi di programma: tra dicembre e marzo a Ventimiglia sono stati assistiti 72 nuclei familiari con 116 bambini a carico e raggiunti oltre 169 minori non accompagnati, tra cui 6 ragazze. Le giovani sono esposte a rischi specifici, in quanto non sempre identificate come minori da parte delle autorità predisposte e per la difficoltà nell’accesso a informazioni e servizi dedicati. Questo a causa delle particolari modalità con cui le minori viaggiano, spesso aggregandosi a famiglie o accompagnatori adulti e in virtù del fatto che molte non dichiarano la loro minore età, anche perché obbligate, o vittime di tratta.