TerrAgir3, Piana «L’interesse degli Usa e dell’Australia dimostra l’attrattività della Liguria Rurale»

TerrAgir3, Piana «L’interesse degli Usa e dell’Australia dimostra l’attrattività della Liguria Rurale»

riviera24-Il futuro della Liguria è il turismo esperienziale: il convegno di CNA a Dolceacqua

Genova. TerrAgir3, progetto europeo finanziato dal Programma Italia – Francia Marittimo, mostra i risultati e punta traguardi internazionali capaci di collegare il “brand Liguria” ad altri due continenti del mondo: Washington DC per l’America e Sydney per l’Oceania. Alla manifestazione d’interesse aperta da Regione Liguria hanno già aderito primari tour operator per promo-commercializzare le esperienze certificate “Green & Blue” di riscoperta del territorio, valorizzando l’offerta di agriturismi, fattorie didattiche e aziende ittiche. L’avviso pubblico, tuttora in corso, è rivolto agli operatori di intermediazione turistica per prepararsi all’avvio della stagione post Covid e anche per destagionalizzare le presenze.
La partecipazione alla manifestazione d’interesse è gratuita e volontaria. Tra le diverse facilitazioni permetterà al tour operator l’accesso esclusivo a un Book digitale (in italiano, francese ed inglese) per scegliere agevolmente le esperienze che potranno essere veicolate in pacchetti turistici online. Già i primi riscontri da parte della Società IMARK Holdings (sede a Washington DC) e Ormina Tours (North Sydney) dimostrano l’attrattività senza confini della nostra regione, un concentrato di “Best of Italy” su 5416 chilometri quadrati traboccanti arte, cultura, storia, paesaggi, natura, enogastronomia, artigianato, tradizioni raccontati direttamente dalla voce e dai gesti degli agricoltori.

«Regione Liguria ha lavorato per oltre due anni con investimenti pari a 276mila euro – spiega il vice presidente e assessore regionale all’Agricoltura, al Marketing e alla Promozione Territoriale Alessandro Pianacreando una rete di aziende selezionate e certificate per l’alta qualità delle proposte, che hanno la capacità di offrire uno storytelling della Liguria autentico, digitale, al passo con i tempi e con le aspettative dei visitatori sempre più esigenti, vale a dire alla ricerca dei valori che connotano la zona, rispettosi del genius loci e inclini alle offerte di personalizzazione dei servizi. Il progetto TerrAgir 3, iniziato con il mio predecessore Stefano Mai, si è concluso a febbraio, ma il database delle offerte resta aperto, in costante aggiornamento, perché il nostro obiettivo rimane quello di coinvolgere e supportare nuove aziende, affinché emerga tutto il loro potenziale. Promuoveremo le aziende agricole e le loro esperienze online sui social, sui siti web istituzionali e tramite l’App ‘La mia Liguria’, ma anche attraverso il contatto diretto con blogger, influencer, tour operator italiani e stranieri. Tante le ricadute positive sul territorio, grazie ai contatti in espansione e all’ implementazione di totem interattivi per scoprire la Liguria, per ora nell’atrio di Palazzo Ducale a Genova e allo Iat di Alassio, prossimamente anche a Imperia e La Spezia. La navigazione su questi strumenti consentirà di conoscere le aziende liguri, ad oggi una cinquantina per oltre 150 proposte censite da TerrAgir3».

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