Genova. Per la maggior parte dei genovesi le dighe portuali – dalle Grazie a Voltri – sono strutture mastodontiche ma lontane, da ammirarsi dalle alture della città o sporadicamente quando si parte o si arriva in traghetto. Ma per circa 3000 appassionati di pesca sportiva, 2100 locals e 800 foresti, sono lo spazio ideale per buttare l’amo e trascorrere ore e ore di solitudine e compagnia.
Da marzo 2020, però, sulle dighe di Genova non si pigliano più pesci. L’autorità portuale, con l’avvento della pandemia, non ha mai diramato un’ordinanza di divieto ma il lockdown prima e le remore delle varie società e cooperative di battellieri poi hanno stoppato l’attività.