Savona. La marea nera è arrivata anche nel Savonese. Non solo più avvistamenti temporanei, ma qualcosa di concreto e di preoccupante. Dalla Valpolcevera la chiazza di petrolio, “sfuggita” dalle condotte della raffineria Iplom di Busalla, è stata spinta dalla corrente fino alle coste del Savonese.
L’emergenza dell’onda nera sta creando parecchia apprensione tra i gestori di imprese balneari. “La situazione va costantemente monitorata – afferma Enrico Schiappapietra, presidente regionale del Sib, il Sindacato Italiano Balneari – Su Genova è decisamente più grave rispetto al Savonese, ma occorre prestare molta attenzione. Il disastro c’è stato e faremo le opportune valutazioni. Se sarà il caso ci costituiremo anche parte civile. E’ solo una ipotesi che deve essere ancora esaminata in maniera approfondita. Ma con la stagione balneare alle porte è innegabile che siamo tutti molti preoccupati”. La chiazza ha oltrepassato il promontorio di Bergeggi e Noli quindi si è avvicinata a Loano, ma, come anticipato da Ivg.it, ieri sera era stata avvistata davanti a Varazze, poi si è allungata verso ponente.
E oggi pomeriggio, come detto, aveva raggiunto le coste di Loano e Albenga. A monitorare la situazione c’è la Capitaneria di Porto di Savona pronta ad intervenire con uomini e mezzi e anche a richiedere l’intervento dei battelli antinquinamento qualora la situazione dovesse precipitare. Anche diversi diportisti hanno notato l’onda nera. Segnalata dunque la presenza di una striscia di iridescenza di idrocarburo, a volte più consistente, a circa 4 miglia al largo di Loano, estesa per circa 3 miglia e larga circa 200 metri.