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Lascia la Sicilia per Imperia, Luigi il sacrestano del Duomo di Porto Maurizio

Lascia la Sicilia per Imperia, Luigi il sacrestano del Duomo di Porto Maurizio

Imperia. La sua casa è il Duomo a centinaia di chilometri di distanza dalla sua Catania che aveva lasciato sei anni fa. Vive in un alloggio della canonica. Luigi Ridolfo è l’unico sacrestano della provincia di Imperia, amato dai fedeli per la sua puntualità e per l’ordine della chiesa che gli è stata affidata.

“Amo questo posto e non lo lascerei per nulla al mondo”, ripete mentre sistema le sedie per la messa della domenica. Luigi aveva studiato a Napoli dai frati. Ma alla fine ha preso un’altra strada: “Nella vita ho fatto il panettiere, il fabbro e ora il sacrestano. Un mestiere che adoro – e lo dice con tanta emozione in gola  – Lavoro praticamente sette giorni su sette, soprattutto la domenica e quando torno in Sicilia lascio le consegne al parroco, don Ivo Raimondo”.

Come suoneria del cellulare ha inserito il suono delle campane: sono il suo orgoglio. “Ho imparato il meccanismo, è tutto elettronico. Dodici pulsanti per dodici occasioni diverse: funerali, Ave Lourdes, Tu scendi dalle stelle e così via”. E poi ci sono i rintocchi dalle 7 del mattino alle 12. Bavaglio alla campane per la notte per richiesta di un vecchio questore che non prendeva sonno quando le campane del Duomo suonavano per tradizione da mille anni.

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