Imperia. La sua casa è il Duomo a 1400 di chilometri di distanza dalla sua Catania che aveva lasciato sei anni fa. Vive da solo in un alloggio della canonica. Prega, si fa da mangiare e aiuta i sacerdoti della basilica più grande della Liguria. Luigi Ridolfo,40 anni, è l’unico sacrestano della provincia di Imperia, amato dai fedeli per la sua puntualità e per l’ordine della chiesa che gli è stata affidata. Il suo è un mestiere ormai in via di estinzione.
“Amo questo posto e non lo lascerei per nulla al mondo”, ripete mentre sistema le sedie per la messa della domenica. Luigi aveva studiato a Napoli dai frati. Ma alla fine ha preso un’altra strada: “Nella vita ho fatto il panettiere, il fabbro e ora il sacrestano. Un mestiere che adoro – e lo dice con tanta emozione in gola – Lavoro praticamente sette giorni su sette, soprattutto la domenica e quando torno in Sicilia lascio le consegne al parroco, don Ivo Raimondo”.