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Una festa lunga trecento chilometri tra i tifosi dell’Unione Sanremo

Sanremo. Brioches e cappuccino, ma anche cori e grande festa. L’avventura per trecento irriducibili e cani sciolti è iniziata all’alba. Pacche sulle spalle e grande euforia. L’Unione Sanremo vuole entrare nella storia un po’ come il team inglese del Leicester. La febbre per il team di Roberto Cevoli ha spinto ad iniziare il viaggio in Toscana anche il sindaco Biancheri e con lui i consiglieri Robaldo e Faraldi al lungo trasferimento in Toscana. Tutti insieme a festeggiare uno storico titolo che vale la promozione in serie D.

Tappa all’autogrill, immancabile la lettura della “Gazza”. Qualcuno si fa uno spuntino in autobus che dura 4 ore e 380 chilometri verso lo stadio di Firenze. Non è Manchester contro Real, ma la sfida di questo pomeriggio ha un sapore decisamente particolare. “Sanremo vuole riportare in Liguria un trofeo che manca d 25 anni – dice il sindaco Biancheri – Se ci riesce la squadra di Cevoli faremo festa grande”.

In effetti quella di oggi con il Mazara ha un significato importante: è una delle più grandi imprese sportive di tutti i tempi che una squadra della Riviera dei Fiori tenta in un torneo tricolore. Il Savona lo aveva vinto nel 1991, altre gioie in un quarto di secolo.

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