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Spes Savona, in assemblea conti in ordine nonostante la crisi

Spes Savona, in assemblea conti in ordine nonostante la crisi

Savona. Conti in ordine per la Spes di Savona. Per domani è prevista l’assemblea che dovrà esaminare il bilancio. La società consortile, costituita tra gli Enti savonesi e l’Università di Genova per la gestione del Campus di Legino, ha dovuto far fronte alla crisi, prima col dimezzamento poi con l’azzeramento del contributo annuale di oltre 150 mila euro che fino al 2013 era stato garantito dalla Provincia di Savona, che detiene il 25% del capitale sociale di Spes.

Il drastico ridimensionamento di ruolo e di risorse ha inoltre obbligato la Provincia a tentare nei mesi scorsi di dismettere la partecipazione azionaria avviando due successive aste, andate però deserte. Difficile del resto trovare “benefattori” disposti a spendere 70 mila euro per le azioni e ad accollarsi, assieme al costo delle quote, anche circa 30 mila euro di contributo alla Spes per il 2015, impegnandosi inoltre a versare ogni anno altri 150 mila euro per le spese di gestione.

Di fronte a questa difficoltà oggettiva e con la mancata disponibilità degli altri soci (Comune di Savona, Camera di Commercio, Unione Industriali e Università) ad esercitare qualsiasi diritto di opzione, il consiglio provinciale nei giorni scorsi ha confermato l’intenzione di disfarsi del pacchetto Spes, affidando ai dirigenti di Palazzo Nervi l’organizzazione di una terza asta, con la novità, riguardo all’importo richiesto, di consentirne la riduzione “rispetto al valore della partecipazione nel conto patrimoniale dell’Ente”.

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