Cronaca

“Viaggiavo coi miei parenti”: si difende il pachistano accusato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina

“Viaggiavo coi miei parenti”: si difende il pachistano accusato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina

Savona. E’ stato interrogato questa mattina il cittadino pachistano di 34 anni accusato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina dopo essere stato trovato nascosto nel cassone di un tir insieme a tre connazionali, di cui uno minorenne.

Secondo la ricostruzione della polizia stradale, che lo ha arrestato, lo straniero si era fatto pagare dai connazionali promettendogli che sarebbero arrivati in Francia nascosti sul mezzo pensante sul quale erano saliti di nascosto. Era stato l’autista del camion, ignaro di tutto, che dopo aver sentito dei rumori aveva chiesto aiuto alla polizia. Gli agenti nel corso del controllo, avvenuto in un’area di sosta all’altezza di Andora, avevano scoperto i quattro pachistani.

Dopo gli accertamenti nella Questura di Imperia, per il trentaquattrenne erano scattate le manette. Secondo la polizia infatti si era fatto pagare dai tre connazionali promettendo loro che sarebbero riusciti a lasciare l’Italia per raggiungere la Francia. Quando il gruppo si era accorto di viaggiare nella direzione sbagliata qualcuno ha iniziato a dare dei pugni contro il cassone. Sentendo dei rumori, il camionista si era accorto dell’insolita presenza ed aveva dato l’allarme.

» leggi tutto su www.ivg.it