Imperia. Al termine di cinque giorni di eventi e proiezioni è calato sabato sera, all’Auditorium della Camera di Commercio di Imperia, col tradizionale Gran Galà, il sipario sull’undicesima edizione del Video Festival Imperia. “Grazie a tutti e arrivederci all’edizione numero 12″. Sono state le parole pronunciate al termine della serata, dal palco dell’Auditorium, di fronte ad una nutrita platea di spettatori, da Fiorenzo Runco, il direttore artistico del Video Festival. Un segnale dunque che si andrà avanti, nonostante le note e crescenti difficoltà che il Comune di Imperia, attraverso il sindaco Carlo Capacci e gli assessori Simone Vassallo e Nicola Podestà, hanno promesso di provare a ridimensionare. Nel suo intervento Capacci ha riconosciuto al Video Festival un ruolo importante definendo la rassegna d’arte cinematografica digitale imperiese come la manifestazione cittadina seconda solo alle “Vele d’Epoca”, kermesse che tra l’altro si svolge solo una volta ogni due anni.
Ospiti d’eccezione hanno allietato il Gran Galà, il momento tipico del Video Festival apertasi con una passerella in stile hollywoodiano con tanto di red carpet, presentatore, splendide miss e scenografia per foto ed interviste.
Sul palco dell’Auditorium, nel corso della serata presentata da Maurilio Giordana e “disturbata” dalla presenza di Andrea Di Marco, volto di Zelig, fondatore nel 2014 insieme ad altri comici genovesi (Maurizio Lastrico, Antonio Ornano, I Soggetti Smarriti, Gabri Gabra) del gruppo dei Bruciabaracche, campioni di incasso nelle serate di comicità genovesi, applauditissimi sono stati, nell’ordine, Luigi Pelazza, componente dello staff de “Le Iene” cui è stato assegnato il premio “Video Giornalismo di Qualità” per un girato in Africa nellʼaprile del 2015 sulla prevenzione contro il bracconaggio del rinoceronte nero che rischia lʼestinzione a causa del suo corno; Roberto Giacobbo, premio TV di qualità Divulgazione Sociale per il programma “Voyager” che tratta soprattutto temi legati a presunti misteri insoluti, alla cosiddetta archeologia misteriosa, allʼufologia, al paranormale, al misticismo e alle pseudoscienze in generale; Domenico Iannacone, premio TV di qualità Sezione Sociale per il programma “I dieci Comandamenti”, trasmissione ce dà voce alla vita che scorre fuori dai palazzi e dalle sale stampa; storie raccontate da protagonisti che gli stessi media spesso considerano al pari di un mondo “minore”; storie di poveri e ricchi, santi e peccatori, lusso e degrado, vita e morte: per scoprire che forse i pazzi dicono la verità eAntonio Ricci, il “papà” di Striscia la Notizia, 29 “Telegatti” in bacheca, cui è stato assegnato il premio alla Carriera 2016.