Savona. “Che dire..Hanno fatto una marea di indagini e sembrava ci fosse un mostro e invece alla fine non c’era nulla”. E’ soddisfatto per l’esito del procedimento, ma nella sua voce traspare anche l’amarezza per una vicenda che lo ha inevitabilmente provato. Ninni Corda, l’ex allenatore del Savona Calcio, non può che essere sollevato per il proscioglimento dalle accuse di truffa ed estorsione: “Devo dare merito alla magistratura di Savona, la dottoressa Giorgi si è dimostrata una persona seria ed obiettiva: questo non può che farle onore”.
Guardando indietro, Corda si toglie però qualche sassolino dalla scarpa: “Secondo me la storia del Savona Calcio degli ultimi due anni va un po’ riscritta. Dopo che, oltre a questo procedimento, sono stato prosciolto anche dall’accusa di illecito sportivo per il caso Spal credo di poter affermare che ho fatto solo del bene al Savona e fino a quando c’ero io abbiamo sfiorato la serie B”.
“Nell’ultimo periodo sono arrivati dei dilettanti allo sbaraglio e la storia del Savona è andata così” aggiunge il tecnico sardo che non nasconde il ruolo attivo avuto dall’indagine per truffa ed estorsione nella scelta di lasciare Savona: “Ha pesato..Ha inciso molto sulla scelta di dare le dimissioni. Forse avrei sperato in una maggiore protezione anche della società”.