Savona. “Il sindaco uscente ha sistemato sul filo del rasoio uno dei suoi uomini di fiducia su una poltrona importante come quella del consiglio di amministrazione di Ata. Cosa si nasconde dietro questa nomina?”
A domandarselo è Salvatore Diaspro, candidato sindaco di Savona per il Movimento 5 Stelle, che prosegue: “Tra poco più di un mese il nuovo sindaco avrebbe potuto prendere la propria decisione invece Berruti ha preferito blindare il CdA della società partecipata Ata scegliendo una persona cara al Pd, Mario Tassinari, l’uomo dei conti. Colui che è stato piazzato, negli ultimi quindici anni, in ogni poltrona pubblica possibile. Dalle Opere Sociali all’Acts, dal Depuratore al Faggio a Cooperarci, un personaggio con le mani in pasta dappertutto. E raramente questa è una qualità positiva”.
“Il decreto Madia prevede, per le aziende pubbliche e le partecipate, un amministratore unico anziché un consiglio di amministrazione e la scadenza per adeguarsi è fissata per la fine del 2016. Ma allora perché nominare un nuovo membro del consiglio di amministrazione a poco più di sei mesi da quella data? Nulla vieta di adeguarsi al decreto già da adesso”.