L’eta’ tipica di comparsa e’ compresa tra i 12 e 16 anni e la maggior frequenza e’ femminile. La nascita del disturbo alimentare e’ favorito da fattori culturali e sociali che enfatizzano il valore del corpo magro, dove magro e’ sinonimo di bello. Oggi viviamo in una societa’ che favorisce un’ insoddisfazione corporea che porta a continui tentativi di cambiare il corpo attuando diete che si ripetono per anni e in associazione ad un disagio emotivo importante, un disturbo della regolazione delle emozioni, potrebbe sfociare in un quadro clinico di anoressia nervosa.
I soggetti anoressici riconoscono di essere caduti per il loro comportamento in quella che e’ chiamata la “trappola del corpo”. Il nucleo centrale del disagio per un corpo che si ritiene inadeguato rispetto al modello di “magrezza “ proposto dalla nostra societa’, un corpo sbagliato che e’ rappresentativo del sentirsi “non all’altezza”.
Le persone affette da anoressia hanno la convinzione che solo se saranno magre e conformi alle aspettative sociali avranno successo e potranno affrontare il mondo a testa alta; si vede nel bisogno di affermarsi la spinta ad avere quel corpo e quell’aspetto che tanto si ritiene piaccia agli altri. L ‘anoressia si caratterizza per il grave dimagrimento, la distorsione della propria immagine corporea, la perdita delle mestruazioni.