Savona. “Riqualificazione”. E’ questa probabilmente la parola pronunciata più spesso ieri sera dai candidati sindaci di Savona, nel corso del primissimo dibattito pubblico tenutosi al Teatro Sacco su iniziativa dell’Ordine degli Ingegneri. Un confronto svoltosi in un clima relativamente rilassato, davanti a molti “addetti ai lavori”: niente tempi o vincoli stringenti, ma comunque un modo per iniziare ad “assaggiare” il palco in attesa del confronto di IVG.it di lunedì sera al Chiabrera. Unico assente Giorgio Barisone, impegnato in un incontro coi vigili del fuoco: al suo posto Vincenzo Facciolo.
Dalle parole dei candidati sindaci, tra qualche battuta e qualche frecciata, sono emersi anche molti punti in comune. Tre su tutti: la necessità di “riqualificare” Savona, i fondi europei come “manna” per risolvere il problema della carenza di risorse, e le nuove tecnologie (tra agenda digitale e smart city) come obiettivo irrinunciabile. Punti di contatto sottolineati anche da Ravera e Frumento sul palco. “Se guardiamo i programmi sembrano tutti uguali e sensati, il problema è essere capaci a realizzarli…”. Altra costante, la “Savona da riscoprire“: spesso i candidati hanno puntato il dito sulle realtà poco pubblicizzate della città della Torretta, dal Brandale (Caprioglio: “Dovrebbe esserci la fila fuori, invece…”) al museo nautico all’interno del Liceo Classico (Frumento: “E’ uno degli unici 4 in Italia e nessuno sa nemmeno che esiste”).