Savona. “Non sarebbe ora di calmierare le catture ed imporre ai battelli di pesca limiti ai quantitativi giornalieri di pescato, per ogni specie? E in questa situazione di mare sempre più vuoto, i mangiatori di pesce non potrebbero ridurre o annullare l’acquisto ed il consumo?”
Sono queste le domande che la Protezione Animali savonese rivolte a Stato e Regione e ai “golosi” che consumano abitualmente i prodotti ittici.
“Nel solo giorno del 29 aprile i pescatori liguri hanno distrutto tremila casse di acciughe appena pescate, perché i grossisti, che le hanno già comprate dai fornitori del mare Adriatico, si rifiutano di metterle in vendita; e succede quasi ogni giorno. Scoppia la lite tra pescatori, grossisti, Coldiretti e venditori, che si accusano a vicenda ma nessuno, neppure i giornalisti che ne scrivono, grida allo scandalo per questi 700 mila animali ‘sprecati”.