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Il SIULP al Ministro Alfano: “Drammatica la situazione lavorativa delle forze di polizia al confine”

Il SIULP al Ministro Alfano: “Drammatica la situazione lavorativa delle forze di polizia al confine”

Imperia. La lettera consegnata ieri mattina al Ministro Alfano da parte del Sindacato di Polizia SIULP, segreteria di Imperia.

Signor Ministro, non essendo stata concessa la possibilità di poterLa incontrare oggi a Ventimiglia, in occasione della Sua visita alla città e ritenendo importante rappresentarLe la difficile quanto drammatica situazione lavorativa nella quale, agiscono, senza soluzione di continuità, tutti gli operatori delle forze di polizia presenti su questa difficile zona di confine e quelli della Polizia di Stato in modo particolare, oltremodo impegnati a preservare l’ordine e la sicurezza pubblica in un territorio, martoriato, da ultimo, da uno smisurato quanto drammatico problema connesso con i flussi migratori, che nell’ultimo anno ha assunto dimensioni abnormi, (lo stanziamento di migranti sugli scogli di Ventimiglia per tutta la scorsa stagione estiva aveva anche a livello mediatico fatto i l giro del mondo) Le invio la presente.

In merito a quanto sopra, a questa O.S. preme sottolinearLe, per un Suo autorevole intervento che, la zona del ponente ligure e Ventimiglia in particolare sia uno dei canali strategici di transito per il raggiungimento degli altri Paesi Europei ove la massa umana che fugge dalla guerra e dalla miseria è diretta.

In questo scenario, del quale Lei sicuramente oggi avrà piena contezza, quello che emerge in maniera preponderante è l’abnorme sproporzione tra il fenomeno costituito dall’imponente quanto multietnico numero di migranti che si è quotidianamente chiamati a “trattare/gestire” per i quali si ipotizza un esponenziale aumento con l’arrivo dell’imminente stagione estiva, e i ridottissimi quanto stremati organici delle forze di polizia effettivamente a disposizione (organici di gran lunga inferiori anche a quelli normativamente previsti dall’obsoleto D.M. del 1898 sia per numero che per qualifica, con particolare deficienza di sottoufficiali).

Organici della Polizia di Stato dell’intera provincia e in particolare della Questura, dei due distinti Commissariati di P.S. di Sanremo e Ventimiglia, già da anni in sofferenza, che rivelano l’impotenza concreta di poter far fronte ai bisogni di sicurezza della cittadinanza di tutta la provincia di confine, con vocazione turistica che nei mesi estivi arriva tranquillamente a raddoppiare la popolazione, anche rispetto ai non meno importanti problemi connessi con la micro criminalità, il contrasto al commercio abusivo, alla prostituzione e non ultimo al traffico di sostanze stupefacenti.

Si sottolinea, come, ad esempio, nonostante gli immani sforzi, il Commissariato di P.S. di Sanremo abbia dovuto far fare doppi o tripli turni di servizio per esprimere almeno una volante a turno o il Commissariato di P.S. di Ventimiglia, ultimo presidio italiano di legalità, proprio l’altro ieri, 5 maggio non sia riuscito ad esprimere neppure una “volante” sulla sera e ieri, 6 maggio quella sul pomeriggio.

L’attuale situazione geopolitica internazionale determinatasi impegna alacremente, nella città di confine, tutto il personale della frontiera e non solo, nelle specifiche operazioni di “riammissione”, ora “respingimenti”, che quotidianamente si concretizzano con le forze dell’ordine francesi rispetto al comune fenomeno dei clandestini/irregolari (che oscillano tra i 50-70 al giorno).

Per quanto concerne specificatamente il personale della Questura di Imperia, relativamente all’aspetto strettamente migranti, l’Ufficio Immigrazione è al collasso! Nel particolare l’assolvimento degli obblighi previsti dalla vigente normativa degli “accompagnamenti” nazionali, relativa agli irregolari individuati sul territorio della provincia di Imperia, da “accompagnare” presso i centri CIE dislocati pressoché tutti nel Sud Italia, ha assunto, per la Questura di Imperia il carattere della “quotidianità”, con un impiego ed impegno di risorse umane impari rispetto alle reali potenzialità degli organici e dei mezzi disponibili, servizio particolarmente oneroso che sta lentamente ma inesorabilmente logorando psico-fisicamente tutto il personale a ciò preposto, pregiudicando altresì la funzionalità e l’efficienza di tutto l’apparato sicurezza in provincia.

Personale inviato da Imperia a Caltanisetta piuttosto che a Bari, ecc. ecc., servizi che evidentemente incidono pesantemente sotto il profilo lavorativo/familiare essendo costretto il personale ad assentarsi dal proprio Ufficio e dalla propria famiglia per più giorni. 2 … Per non parlare del relativo servizio all’estero… Per completare il quadro relativo a questa provincia, Le evidenzio Signor Ministro che dal 2009 ad oggi, gli organici della sola Polizia di Stato della provincia di Imperia, sempre più “vecchi” anagraficamente parlando, sono peraltro, diminuiti di oltre 60 unità, rispetto al D.M. di riferimento del 1989 e che il Commissariato di P.S. di Sanremo, nonostante le crescenti problematiche della città dei Fiori (commercio abusivo, prostituzione, ecc.) è sede del rinomato casinò (e di tutto ciò che notoriamente ruota intorno ad una casa da gioco, asserita “lavatrice” di denaro sporco), ad esempio opera sul territorio con ben 13 unità in meno sempre rispetto al predetto anacronistico D.M., per non parlare del Commissariato di P.S. di Ventimiglia, PRIMO PRESIDIO ITALIANO DI POLIZIA RISPETTO AL LIMITROFO CONFINE DI STATO ITALO-FRANCESE, OGGI IN ASSOLUTA PRIMA LINEA, con un “Centro” in pieno centro abitato, da gestire. Signor Ministro, con la presente questa Organizzazione Sindacale, nell’interesse del mantenimento della legalità su un territorio, nel tempo già tanto provato (… infiltrazioni mafiose … “n’drine” … processi per “mafia”.. ecc.) oltre che dell’Ordine e della Sicurezza Pubblica e della profusione di sicurezza alla cittadinanza tutta, Le chiede di valutare seriamente un REALE POTENZIAMENTO DEGLI ORGANICI delle Forze dell’Ordine presenti nella provincia di Imperia ed IN PARTICOLARE DELLA POLIZIA DI STATO sulla quale incombono specifiche competenze connesse alla “gestione degli irregolari”, fornendo altresì gli adeguati strumenti per poter operare.

Il conclamato caso di TBC di un richiedente asilo politico ospitato a Vasia (IM) induce a chiedere, anche a Lei, ulteriori garanzie per la sicurezza sanitaria degli Operatori di Polizia che si trovano ad operare a diretto contatto con i migranti, al momento dell’arrivo sul territorio italiano. Per il SIULP, solo un reale coordinamento dell Forze di Polizia e un altrettanto reale potenziamento dei Presidi di Polizia con l’assegnazione definitiva di un congruo numero di poliziotti, mezzi e strumenti adeguati per poter effettivamente operare costituiscono le indispensabili premesse per poter fronteggiare, anche a Ventimiglia un problema sociale quale è quello delle migrazioni di massa e per evitare che lo stesso si trasformi in un problema di polizia atteso che la professionalità e lo spirito di abnegazione dei poliziotti ancorché provati da doppi/tripli turni di servizio continuativo non è, finora, mai venuta meno.

Attese le dimensioni che il fenomeno migratorio si prospetta assumere nella città di Ventimiglia e zone limitrofe, nei prossimi mesi, l’invio ciclico di militari, e/o di personale dei nuclei prevenzione crimine, pur utili, non consentiranno, ad avviso del SIULP, di soddisfare quelle esigenze specifiche di sicurezza richiesta dalla cittadinanza che solo il personale assegnato in pianta stabile può trasmettere alla collettività con la quale quotidianamente convive.

Peraltro, predette unità, operando, a rotazione, esclusivamente all’esterno e su strada, competenze limitate, aggravano oltremodo, ingolfandolo, il conseguente iter “d’ufficio” dei Commissariati e della Questura.

Viceversa, l’assegnazione di poliziotti stanziali, consentirebbe al Questore un impiego a tutto campo degli stessi con evidenti risvolti migliorativi in tutti gli ambiti oggi gravemente in sofferenza. Altrettando evidenti risvolti positivi ne avrebbe chi incessantemente lavora a tutela del mantenimento dell’ordine e della sicurezza pubblica, coordinando, ora, con grandi sforzi, le esigue Forze di Polizia presenti sul territorio.

Certa di aver contribuito a farLe favorevolmente valutare la necessità del rafforzamento stanziale degli importanti Uffici di Polizia presenti sul territorio della provincia di Imperia, con particolare riguardo alla Polizia di Stato e miratamente alla Questura intesa nelle sue articolazioni, questa O.S. acclarata la indiscussa volontà degli uomini e delle donne in uniforme di questa provincia, di voler continuare a lavorare, quali fedeli “Servitori” dello Stato in maniera silente pregnante e fruttifera (i fatti lo hanno dimostrato) ancorchè nelle attuali condizioni estreme, per l’interesse comune della tutela della legalità oltre che al mantenimento dell’ordine e della sicurezza pubblica rispetto ai flussi migratori e l’esigenza dei cittadini, che devono poter credere che anche in questa Provincia l’attenzione dello Stato, rispetto al tema “sicurezza” reale e non solo percepita sia tale da prevederne un adeguato investimento in risorse umane economiche e strumentali, rimane a disposizione e Le porge distinti saluti.

Il Segretario Generale Provinciale SIULP Angela Bobice

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