Cronaca

L’offesa a pubblico ufficiale è “oltraggio” solo se è pronunciata in pubblico

L’offesa a pubblico ufficiale è “oltraggio” solo se è pronunciata in pubblico

Savona. Se si offende un pubblico ufficiale, essere “in pubblico” oppure no può fare la differenza quando ci si ritrova davanti ad un giudice. La condanna per il reato di oltraggio a pubblico ufficiale (articolo 341 bis del codice penale) infatti scatta solo se l’offesa è pronunciata “in luogo pubblico o aperto al pubblico” e “in presenza di più persone”.

Un presupposto che però, a dispetto di quello che si potrebbe pensare, non si verifica se le “più persone” sono per esempio i colleghi del pubblico ufficiale che riceve gli insulti. I “testimoni” dell’oltraggio quindi devono essere persone “superpartes” che possano far concretizzare la “diffusione della percezione dell’offesa”.

Presupposti che secondo il giudice si erano verificati il 25 luglio del 2011 quando, in una spiaggia di Albisola Superiore, un bagnino aveva rivolto pesanti offese ad un militare della Capitaneria di Porto che lo stava sanzionando dopo averlo sorpreso lontano dal trespolo.

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