Garlenda. Le preparazioni in agrodolce? Squisite. La ricerca dell’acidità nelle pietanze? Perfetta come la sua mitica torta al limone. Decollato dal Val Lerrone di Garlenda nel 1988, dietro i fornelli, ha fatto il giro del mondo ed è approdato in tv. Carlo Cracco aveva mosso i suoi primi passi tra il verde del golf club, ma soprattutto alla “Meridiana” della famiglia Segre-Zunino.
“Già allora, era il 1988, – ricorda Alessandra Segre Zunino – era un bel ragazzo educato e gentile, con il suo inconfondibile e cantalenante accento veneto. I suoi piatti non si possono proprio dimenticare. Ricordo ancora ora i suoi esperimenti con tante preparazioni. Era un’esplosione di sapore nel palato – e poi l’aspic di Brachetto d’Acqui di Giacomo Bologna alle fragoline e frutti di bosco, e tanti altri. Si capiva che aveva talento”.
E dal racconto della neo presidente della sezione di Albenga dell’Unione Provinciale Albergatori salta fuori anche una curiosità: “Mio marito Edmondo lo ha aiutato a scegliere i ristoranti migliori nei Relais & Chateaux per il suo percorso formativo in Francia. Siamo felici del suo successo e di sapere che nel suo curriculum Carlo non manca mai di citare questo suo periodo di lavoro con noi”.