Nuovo appuntamento con gli “omicidi savonesi” di Robert Nicolick: questa volta è il turno dell’eccidio di Finalborgo, avvenuto dopo la Seconda Guerra Mondiale.
A Finalborgo esiste un complesso monumentale, è quello di Santa Caterina che risale al 1400. Molto interessante è il torrione al cui interno vi sono ancora adesso, molto ben conservate, una dozzina di celle, con le inferriate e con i portoncini a chiavistello, lo spioncino e soprattutto senza finestre il che impediva ai detenuti di vedere al di fuori. Le celle sono davvero anguste, misurano due metri per 1,40. Il complesso e anche la prigione sono visitabili e si possono notare sulle pareti delle camerette le scritte incise sulle pareti dai prigionieri.
Nel luglio del 1945, questa prigione ospitò, temporaneamente, undici prigionieri appartenenti a vario titolo alla R.S.I. tutti erano stati giudicati dalla Corte di Assise Speciale di Savona e condannati a pene diverse, tre di essi alla pena capitale e gli altri otto a detenzioni carcerarie di alcuni anni.