Economia

Savona, dopo il bilancio scoppia il “caso derivati”

Savona, dopo il bilancio scoppia il “caso derivati”

Savona. Non bastavano le polemiche sul bilancio, sul park di piazza del Popolo, ieri a Palazzo Sisto è scoppiata una nuova bomba: quella dei derivati. In particolare la Corte dei Conti avrebbe messo nel mirino i contratti del Comune con Deutsce Bank, swap sottoscritti a partire dal 2004 per ristrutturare il debito che avrebbero provocato perdite.

Le operazioni sospette sono state analizzate in 36 pagine dalla Corte dei Conti della Liguria che critica l’amministrazione (l’analisi riguarda i sindaci di centrosinistra Carlo Ruggeri e Federico Berruti) “rea” di aver stipulato un contratto che ha “cagionato solo perdite” alla città.

Il bastone e la carota. Conti che non tornano e consigli per mettere a posto le cose. Rinegoziare derivati per evitare danni alle casse del Comune. Lo scrive la Corte dei Conti e il sindaco uscente Federico Berruti non si nasconde dietro all’evidenza. “Di danni erariali da 3 milioni di euro, al momento, è bene precisare che non ce ne sono stati – dice al cronista di Ivg – Si legge ben altro nel documento: si parla semmai di 400 mila euro che derivano da un’operazione finanziaria che l’amministrazione ha fatto in passato. Ci hanno chiesto chiarimenti e questi dovranno essere forniti”. Pena appunto la bastonata. “Sì – ammette il sindaco di Savona – ci siamo accordati con una banca per stipulare derivati e quindi abbiamo contratto dei mutui. Lo fanno anche altre amministrazioni, non siamo gli unici. Ma da lì a dire che abbiamo sbagliato tutti i conti è improprio”.

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