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A Genova un nuovo progetto culturale con i Profughi

A Genova un nuovo progetto culturale con i Profughi

Genova. Il “Comitato per gli Immigrati e contro ogni forma di discriminazione” e l’Associazione Artistico Culturale “Liguria nel cuore” presentano un nuovo progetto Culturale con i Profughi. “Guardandomi intorno mi sono resa conto che il sistema di accoglienza non funziona più bene. I risultati sono devastanti perché, purtroppo, si vede da parte di diverse Organizzazioni che questi poveri Profughi, già esausti dalle situazioni drammatiche di guerra ed altre altrettanto difficili dalle quali scappano, anziché essere aiutati da chi li ospita, vengono letteralmente sfruttati per andare sui giornali, ad esempio come Spazzini volontari affinché chi li ospita possa farsi pubblicità e continuare a chiedere soldi allo Stato ed ai Fondi Europei”, parole dure ma reali e di grande attualità quelle di Aleksandra Matikj, la Presidentessa del “Comitato per gli Immigrati e contro ogni forma di discriminazione”.

“La cosa peggiore è che la maggioranza di questi Profughi, accolti e poi abbandonati a sé stessi, è già caduta nelle mani della mafia territoriale che li sfrutta anche per le elezioni politiche creando degli episodi organizzati di disordine pubblico e scatenando la rabbia ed il razzismo tra i Cittadini Italiani. A Genova abbiamo già visto qualcosa di simile anche e nemmeno tanto tempo fa… i ragazzi dei Parcheggi, i mercatini ‘illegali’ che spuntano soltanto prima dalle elezioni, i ragazzi davanti ai supermercati ed altri negozi che chiedono l’elemosina sono tutti quanti il risultato di questa accoglienza che poi tanto accoglienza non è. Però è un’accoglienza di tantissimi soldi che poi, mi chiedo, dove e per chi vanno spesi esattamente? Preoccupati di questa situazione, noi come Comitato abbiamo pensato di proporre una prima iniziativa per i Profughi dove per loro sia realmente possibile imparare un nuovo Mestiere rendendo anche, tutti insieme, la nostra città migliore anche culturalmente. La nostra prima iniziativa denominata ‘Insieme per Genova Culturalmente e per accoglienza’, è stata presentata al nostro Sindaco Marco Doria ed al Comune di Genova, con di già un riscontro positivo, appoggiato dall’Assessorato a Cultura e Turismo ed invito per un incontro presso la prestigiosa Sala Buvettina di Palazzo Albini con Gianni Crivello, l’Assessore ai Lavori Pubblici e Manutenzioni e Clavio Romani, il Direttore Generale Area Servizi dell’Ente. Si tratta di un progetto di ristrutturazione di Monumenti e di piccole Fontane storiche in città di Genova, dove sarebbero coinvolti anche alcuni Volontari Profughi che potrebbero dare una mano imparando a grandi linee a fare un lavoro prestigioso e di Talento ma soprattutto assistendo anche alla rinascita di una parte di nostra meravigliosa Genova”, prosegue.

E continua: “Invitiamo fin da subito, se veramente interessati all’inserimento dei Profughi nelle nostre città Liguri nel modo onesto, impegnativo e decoroso, tutte le Organizzazioni, Partiti, Sindacati, Associazioni a contattarci scrivendoci a matikj.aleksandra@gmail.com Questo progetto è stato creato in collaborazione con l’Associazione Artistico Culturale “Liguria nel cuore” e nel caso ci fossero dei Volontari oppure le Realtà di ristrutturazione che vorrebbero aderire alla nostra iniziativa, potete scrivere a liguria.genova2014@gmail.com. Crediamo che in questo modo, aiutando, i Profughi possano vedere da vicino un nuovo Mestiere che in futuro potrebbero scegliere di svolgere. Abbiamo anche altre proposte da organizzare con tanto di Attestati di partecipazione dei Mestieri validi anche in altri paesi Europei, per chi ci contatterà. Pensiamo, come tanti Italiani, che i Profughi possano inserirsi nei posti di lavoro dove potrebbero rendere molto ed imparare sempre di più perché sfruttarli dicendogli di spazzare per le foto da pubblicare sui quotidiani, mentre loro nella loro testa hanno ancora l’immagine di un’Italia civile fatta di Persone per bene ed oneste, non fa un’immagine di una Liguria che accoglie ma di un vespaio di furbacchioni che, in realtà, di aiutare davvero le persone in difficoltà se ne fregano e no, non sono però queste le Organizzazioni che noi vogliamo più vedere chiedere i soldi allo Stato italiano, alla Regione Liguria ed all’Europa perché se i soldi si vogliono chiedere per aiutare poi la gente va davvero aiutata con tali soldi, non diversamente. Chiaramente, esistono in Liguria ed in Italia anche delle Organizzazioni serie, confermate ed oneste che, noi appunto invitiamo fin da subito a contattarci per collaborare insieme”.

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