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Legge Cirinnà | Bellotti: «Vari profili di incostituzionalità della legge»

Legge Cirinnà | Bellotti: «Vari profili di incostituzionalità della legge»

Francesco Bellotti, consigliere nazionale Movimento Cristiano Lavoratori e presidente MCL La Spezia

LA SPEZIA – La legge Cirinnà è stata approvata definitivamente, con voto di fiducia anche alla Camera. Il presidente del consiglio Renzi ha avuto l’onestà intellettuale di riconoscere di essersi comportato contro il Vangelo. Diversamente da quanto ha detto, però, ha violato anche la Costituzione. E il presidente del comitato “Difendiamo i nostri figli”, Massimo Gandolfini, presenterà al Presidente della Repubblica Mattarella un documento redatto da una sessantina di costituzionalisti, che evidenza vari profili di incostituzionalità della legge, sia nel merito sia nel metodo con cui è stata approvata.

La legge introduce il gran bazar della famiglia, con cinque possibili opzioni: la famiglia dell’articolo 29 della Costituzione, fondata sul matrimonio, le unioni civili, per sole persone dello stesso sesso e di fatto equiparate al matrimonio, le convivenze registrate, quelle con patto di convivenza e quelle non registrate.

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