Politica

Rapallo, Puggioni: “Città immobilizzata per colpa dei ricorsi al Tar”

Rapallo, Puggioni: “Città immobilizzata per colpa dei ricorsi al Tar”

Rapallo. “Fermi tutti, questa è Rapallo, la città dei ricorsi al Tar. Oggi è la volta del blocco della nuova farmacia di via Betti, ieri era la volta del depuratore nell’area Ronco ex Viacava. Ma non finisce qui. Pensiamo al ricorso di Genova Parcheggi sul bando per la gestione della sosta dal 2016 al 2021, all’operazione Gianelline, a Villa Porticciolo. Insomma, basta con tutti questi ricorsi al Tar che immobilizzano una città mettendone in ginocchio l’economia. Purtroppo si mettono in primo piano interessi privati senza pensare al bene della cittadinanza. Sarebbe giusto equiparare il pubblico al privato e far valere la regola del chi perde paga”.

Il consigliere regionale della Lega Nord Alessandro Puggioni dice basta ai continui ricorsi al Tar che ormai sembrano una prassi. Infatti ogni giorno spunta una nuova pratica e di conseguenza un nuovo stop.

“Purtroppo Rapallo – dice Puggioni – è ferma su mille ricorsi. Il problema che non si tratta di questioni che rivestono poca importanza, ma di problematiche che hanno urgenza di essere risolte, penso al ricorso di Genova Parcheggi sul bando per la getsine della sosta dal 2016 al 2021 o ai lavori per il depuratore di secondo livello nell’area Ronco ex Viacava. Non è possibile che per qualsiasi cosa si ricorra al Tar: per Villa Porticciolo, per l’operazione Giannelline e in ultimo per l’apertura della nuova farmacia di Via Betti. Mi chiedo come si possa permettere di bloccare un’intera città senza pensare che a fare le spese di questa immobilità sarà la stessa economia cittadina. Purtroppo si mettono in primo piano interessi privati senza pensare al bene della cittadinanza. La soluzione? Equiparare il pubblico al privato e far valere la regola del chi perde paga. Sono certo che piuttosto di pagarsi le spese processuali molte persone ci penserebbero due volte prima di presentare ricorsi che alle volte sono davvero assurdi”.

» leggi tutto su www.genova24.it