Economia

Antonio Carro (CISL): «Spezia al bivio. Dalle opportunità di rilancio al rischio di marginalizzazione»

Antonio Carro (CISL): «Spezia al bivio. Dalle opportunità di rilancio al rischio di marginalizzazione»

LA SPEZIA – Il segretario della CISL spezzina Antonio Carro fa il punto su alcune tematiche locali. “Sono anni ormai che stiamo assistendo a continui dibattiti sulle potenzialità di sviluppo della nostra città dal Porto ,alla Logistica, dal Turismo al Commercio, dal rilancio della Base Navale e dell’Arsenale al Polo della Difesa (FINMECCANICA ora Leonardo, FINCANTIERI, DTLM e relativi indotti )per non parlare della piu’ volte reiterato tema della green economy che salvaguardi il nostro fragile territorio ormai fortemente dissestato,Val di Vara e Val di Magra (non voglio nemmeno piu’ citare il progetto Marinella) – afferma Carro –  Cosi’ come il tema della Sanità che pur registrando l’avvio della costruzione del nuovo ospedale (sovrintendenza permettendo…) è ben lontano dal raggiungimento, nonostante l’abnegazione di medici ,infermieri e tutto il personale dell’indotto, di standard quantitativi e qualitativi richiesti.La prevista dismissione della centrale Enel può e deve contestualizzarsi in questo quadro di rilancio, per questo dobbiamo pretendere da Enel e dal Governo impegni precisi.

Ebbene se questi sono obiettivi alla nostra portata, che se realizzati porterebbero crescita economica , nuova occupazione, non possiamo non registrare invece in questi anni un lento inesorabile declino che si è tradotto (fatte alcune eccezioni ex Porto)in centinaia di posti di lavoro in meno basta raffrontare gli occupati di quelle che ancora oggi sono le nostre grandi fabbriche ,Arsenale incluso,con i relativi indotti. Abbiamo sempre più giovani e meno giovani che non trovano lavoro e che stanno scivolando in quella fascia di povertà insieme a molti anziani che nonostante una vita di lavoro, si ritrovano pensioni che non gli consentono molte volte neppure di comprare i medicinali per curarsi.Credo che queste situazione debbano far riflettere la classe dirigente della nostra città a tutti i livelli, non possiamo accettare ,viste le potenzialità elencate, che vi siano ulteriori perdite di posti di lavoro.I nostri concittadini che stanno assistendo, loro malgrado, a  annose diatribe su lavori pubblici (Piazza Verdi docet) e continui dibattiti interni ai partiti con ripercussioni sull’attività programmatica delle amministrazioni,ci chiedono pronte ed adeguate risposte per arrestare il possibile declino economico e sociale e non far diventare marginale rispetto alle oggettive capacità e potenzialità la nostra città e provincia”.

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