Campane nuova Chiesa di Sant’Anna: “Segnalazione alle autorità competenti”

Campane nuova Chiesa di Sant’Anna: “Segnalazione alle autorità competenti”

Rapallo. “Nonostante la lettera aperta inviata alla Curia e al Sindaco di Rapallo datata 19 ottobre 2015, che chiedeva apertamente a nome di molti cittadini firmatari della petizione contro il mostro di cemento chiamato Nuova Chiesa di Sant’Anna di non istallare impianto campanario in mezzo alle case già vessate da questa costruzione inutile alla collettività, le campane della sorta di ciminiera chiamata campanile stanno per essere istallate (pare siano addirittura sette)”. Questo si legge in una nota di Andrea Carannante (Pcl), residente nel quartiere.

“Come abitanti del quartiere ci rivolgiamo nuovamente al Comune di Rapallo e alla Curia ricordando che la legge ci assicura un’ampia tutela e che altri cittadini in altri paesi, rivolgendosi alle autorità hanno trovato soddisfazione alle proprie richieste visto che, secondo la massima della Sentenza della Corte di Cassazione, sez. I, n. 2316/1998, ‘…il rumore prodotto dal suono delle campane di una chiesa, mentre al di fuori del collegamento con funzioni liturgiche può dar luogo al reato previsto dall’art. 659 c.p. non diversamente da quello prodotto da qualsiasi altro strumento sonoro, nell’ambito delle funzioni liturgiche — la cui regolamentazione, nel vigente diritto concordatario, è riconosciuta alla Chiesa cattolica — integra il predetto reato solo in presenza di circostanze di fatto che comportino il superamento della soglia della normale tollerabilità e in assenza di specifiche disposizioni emanate dall’autorità ecclesiastica intese a recepire tradizioni e consuetudini atte a meglio identificare, in relazione alla non continuità del suono e al suo collegamento con particolari momenti forti della vita della Chiesa, il limite della normale tollerabilità’”, prosegue la nota.

“Ma visto che in questa città ai cittadini non è dovuta nessuna risposta, al primo tocco di campane di segnaleremo alle autorità preposte, facendo riferimento ad una normativa di riferimento in attuazione della quale sono stati emanati regolamenti attuativi a livello regionale, provinciale e comunale. Abbiamo già avvocati disponibili e mobilitati in tal senso”, termina Carannante.

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