LA SPEZIA – Uccidono i cani a bastonate, li spellano e li vendono come cibo. È il festival di Yulin contro cui stanno già protestando migliaia di cinesi ma il governo non si muoverà fino a quando non capiranno che questa festa danneggia profondamente l’immagine internazionale della Cina. Tra poche settimane ci sarà di nuovo il festival della carne di cane di Yulin dove migliaia di animali vengono rapiti e bastonati a morte. E poi appesi a dei ganci al mercato, spellati e venduti per essere mangiati.
Una sofferenza brutale — nuove ricerche mostrano che in termini di emozioni, il cervello dei cani è molto simile al nostro. E se accettiamo che sono esseri con pensieri ed emozioni, la tortura di questo “festival” è inimmaginabile.
Da tutta la Cina migliaia di cittadini stanno protestando per fermare il massacro ma quello che interessa alle autorità è l’immagine internazionale del Paese, dopo tutto il lavoro che hanno fatto per migliorarla. Per questo siamo fondamentali: facciamogli capire che il mondo è inorridito dal massacro di cani e cuccioli e chiede che venga fermato subito! Ma dobbiamo fare pressione sui nostri governi. E’ inconcepibile che si commerci con una nazione che fa queste cose agli animali. E’ inconcepibile che nei trattati sul commercio mondiale – la Cina fa parte del WTO – non siano presenti clausole che impediscano di importare merci da paesi che fanno . E’ per questo motivo, dichiara l’Assessore ai diritti degli animali, Patrizia Saccone, che ho firmato la petizione su avaaz e che invito tutti i cittadini a firmare.