Liguria. Parte in Liguria un’iniziativa pilota a livello nazionale per consentire ai giovani liguri tra i 18 e i 28 anni di svolgere un’esperienza di servizio civile – della durata di 12 mesi, retribuita con 433,30 euro mensili per 30 ore di attività settimanali – nell’ambito della difesa del territorio e della Protezione civile. Lo ha deciso la Giunta regionale, che, su specifico imput degli assessori all’Istruzione e Formazione Ilaria Cavo e all’Ambiente e Protezione Civile Giacomo Giampedrone, si attiverà per incentivare, attraverso appositi punteggi regionali, l’accreditamento nell’Albo del Servizio civile Nazionale in ambito regionale di Comuni che abbiano al loro interno un gruppo comunale di Protezione Civile e/o anticendio boschivo particolarmente attivi sul territorio, in grado quindi di supportare i giovani in servizio civile nello svolgimento delle varie attività.
Il progetto è reso possibile a seguito dell’introduzione di una nuova area di intervento denominata “salvaguardia del Suolo e dissesto idrogeologico” nel Prontuario di valutazione progetti dell’Ufficio Nazionale per il Servizio civile. Gli Enti accreditati all’albo regionale potranno, ottemperando a quanto previsto dal bando che sarà proposto tra i mesi di settembre e ottobre dall’Ufficio del Servizio civile nazionale per tutto il territorio italiano, presentare progetti alla Regione Liguria: se saranno approvati e risulteranno tra quelli finanziati, i Comuni potranno attingere ai giovani che saranno avviati in servizio civile presso l’ente proponente.
“Per garantire ai ragazzi questa opportunità – ha spiegato l’assessore Cavo – mi sono battuta personalmente a livello nazionale. Ritengo fondamentale che i giovani aspiranti al servizio civile, dotati di un elevato senso civico, possano rendersi utili in un settore cruciale per la Liguria. Sono convinta che sia importantissimo diffondere la cultura della salvaguardia del territorio tra le nuove generazioni che così avranno la possibilità di una formazione civica strettamente legata alla tutela dell’ambiente. Questa esperienza sarà fondamentale per i giovani che decideranno poi di diventare volontari di Protezione civile a tutti gli effetti: è la risposta istituzionale – ha concluso l’assessore Cavo – alla grande volontà, impegno e attaccamento al territorio dimostrata dagli Angeli del Fango che, in questo saranno regolamentati, tutelati e formati e potranno acquisire competenze specifiche”.