Giustenice. “Che le strade provinciali negli ultimi decenni, vuoi per il cambiamento climatico e i suoi effetti, vuoi anche per la carenza di risorse, non fossero mantenute integre e perfettamente funzionali è un dato rilevabile dall’incidenza delle frane e smottamenti apparsi su i media. Però mai come in questo periodo si stanno verificando, più o meno senza risparmiare nessuna strada da e per l’entroterra, i fenomeni di ammaloramento dello stato degli asfalti, in molti tratti ormai simile a pavimentazioni in porfido, con crescita di erba e con fessurazioni e cedimenti sempre più sensibili al ruscellamento dell’acqua. In molte strade la presenza del manto è pressoché solo fattore estetico ma con grave inconsistenza e tendente allo sgretolamento”. L’allarme arriva dal capo gruppo di opposizione a Giustenice Ivano Rozzi sul progressivo degrado delle strade provinciali e intercomunali.
“Di questo passo in pochissimo tempo (3 max 5 anni) tutte queste strade, un reticolato viabile importantissimo per i collegamenti con le nostre località in termini di lavoro e turismo diverranno impraticabili e saranno oggetto di ripetuti cedimenti e frane sino a renderle concretamente impercorribili, venendo in tal modo ad isolare interi paesi e limitando fortemente il transito per l’interno verso il Piemonte e soprattutto, innalzando in maniera probabilmente, allora si, insostenibile, i costi dei ripristini”.
“Val la pena rilevare che oggi alcune strade hanno già presente la segnaletica di pericolo e la limitazione di velocità ai 30 km/orari, che in qualche caso è già audace sostenere. Inoltre, il grande investimento che è richiesto in termini di sostenibilità per i Piccoli Comuni, nel senso di rafforzare le presenza in un ottica di presidio del territorio rischia seriamente di risultare vano, in quanto la componente viabilità compromessa è tuttora e lo diventerà ancor più, motivo ostativo”.