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Bussana Vecchia: l’arte messa all’angolo da chi specula sulle case

Bussana Vecchia: l’arte messa all’angolo da chi specula sulle case

Sanremo. Nel ’99 la Regione e altri enti ci avevano denunciato per occupazione abusiva, erano arrivati nel villaggio polizia municipale, pompieri, protezione civile, forestale e quant’altro. Io e altri residenti avevamo fatto ricorso, nessuno degli enti che ci avevano denunciato si è poi presentato in tribunale e noi abbiamo vinto il ricorso.

Dalle prime parole scambiate con un residente, che preferisce non essere ripreso, si comincia a capire in quale modo si è creata la situazione che oggi vede il borgo terremotato di Bussana vecchia al centro di un contenzioso tra residenti, demanio e comune di Sanremo, con il rischio concreto che si possa arrivare allo sgombero forzato del villaggio artistico famoso in Italia e nel mondo.

A dire il vero, dello spirito artistico degli anni 60 è rimasta una componente minoritaria all’interno del villaggio e l’aspetto preminente sembra essere quello della speculazione immobiliare, in atto ormai dagli anni ’90. La realtà, della quale si parla malvolentieri, è che un discreto numero di immobili è in mano a poche persone che gestiscono in modo molto deciso vendite e affitti, tutti irregolari, all’interno del villaggio. In qualche caso si tratta di persone che hanno pendenze con la giustizia per reati gravi. Ci sono poi persone che non vivono nel villaggio ma in altre regioni o all’estero e che gestiscono case e scantinati, condizionando anche l’insediamento di nuovi artisti e traendo profitto dal recupero dei locali svolto al di fuori di ogni regola: non esistono titoli di proprietà, licenze edilizie, certificati di agibilità eppure negli anni sono fiorite attività commerciali che hanno ottenuto licenze e contratti per acqua e luce sulla scia delle agevolazioni che il comune aveva avviato per favorire l’insediamento degli artisti, quando il borgo era ancora un cumulo di rovine, nel 1960.

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