Regione. “Stupisce che il centrodestra canti vittoria sul Piano Casa sostenendo che ‘solo’ 33 Comuni liguri su 235 abbiano deciso di porre dei limiti a questa nuova legge regionale. Forse la Giunta Toti non si è accorta (o meglio ha fatto finta di non accorgersi) che fra queste amministrazioni ‘dissidenti’ oltre al capoluogo di regione (Genova), ci siano due capoluoghi di provincia (Savona e La Spezia) e Comuni importanti come Ventimiglia, Rapallo, Sestri Levante, Cogoleto, Chiavari, Finale Ligure, Vezzano Ligure e Santa Margherita Ligure solo per citarne alcuni. Un totale di un milione di abitanti, su un milione e mezzo di liguri e cioè i due terzi”.
Così i consiglieri regionali del Pd Raffaella Paita e Giovanni Lunardon commentano le reazioni dei Comuni al Piano Casa promosso dalla giunta del governatore Giovanni Toti.
“La Liguria – osservano – è una regione con il 69 per cento di superficie boschiva e quindi non sfuggirà alla giunta che il peso di queste amministrazioni (che sono soprattutto costiere) non è poco. Anzi, a noi sembra che queste richieste di limitazione dimostrino ancora una volta come il Piano Casa del duo Toti-Scajola sia una legge sbagliata e cementificatrice. Non a caso il governo ha espresso parecchi dubbi in proposito e ha chiesto molti correttivi che la giunta dovrà presto adottare”.