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Cinghiali, De Ferrari (M5S): “Da Lega solo demagogia, subito osservatorio su danni fauna selvatica”

Cinghiali, De Ferrari (M5S): “Da Lega solo demagogia, subito osservatorio su danni fauna selvatica”

Liguria. “Ora che la frittata è fatta e i cinghiali sono diventati un’emergenza cittadina, l’assessore Mai si accorge improvvisamente che nove agenti di polizia provinciale a Genova sono pochi e promette di aumentarli. Ma non era stato proprio l’assessore leghista a ridurli con una scellerata convenzione a termine?”. Se lo chiede Marco De Ferrari, portavoce del MoVimento 5 Stelle in Regione Liguria.

“Sono mesi che chiediamo alla maggioranza di approvare la nostra proposta di modifica alla legge regionale per garantire un maggiore presidio sul territorio – accusa De Ferrari – Ma non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire. E ora che il presidio sul territorio è stato smantellato, chi tutelerà gli agricoltori? L’assessore Mai relazioni subito sui motivi di questi assurdi provvedimenti. Vuole davvero tutelare gli agricoltori? Oppure la Lega – come è uso e costume del Partito dal colore verde ruspante – ha creato ad arte il massimo disagio possibile ai nostri agricoltori con il solo scopo di tutelare la lobby dei cacciatori così cara al Carroccio?”.

“A livello nazionale – ricorda il consigliere – il MoVimento 5 Stelle già nel 2014 aveva presentato una risoluzione che coordinasse le istanze provenienti dai territori locali. Noi, come M5S Liguria, rilanceremo queste proposte nella nostra regione con una mozione ad hoc, prevedendo tra l’altro: l’istituzione di un osservatorio permanente tra regioni e ISPRA in grado di censire e risarcire i danni provocati dalla fauna selvatica; una moratoria dei debiti contratti dagli agricoltori a seguito del mancato reddito procurato dai cinghiali; la promozione di bandi per la realizzazione di strumenti di prevenzione e l’applicazione di metodi non cruenti per il controllo della fertilità. E questo non lo dice il Movimento 5 Stelle, ma il mondo della ricerca scientifica che da almeno un quinquennio ha analizzato il fenomeno, trovando soluzioni in grado di mettere d’accordo le esigenze delle attività umane e il rispetto degli animali”.

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