Genova. E’arrivata la trivella a Murta per fare gli ultimi sondaggi nel terreno che servono ad Autostrade per ultimare il progetto esecutivo della Gronda austradale di ponente. E’arriva in silenzio, in tarda serata, ma il suo posizionamento non è sfuggito ad alcuni abitanti della frazione collinare della Valpolcevera. Tra questi il capogruppo del M5S Paolo Putti, che ha immediatamente fotografo. Poco dopo sul macchinario è scomparso fazzoletto “No Gronda”. La trivella, in funzione dai prossimi giorni, scaverà il terreno fino a 150 metri per sondare ciò che c’è sotto. La Gronda passerà li sotto a poco più di centro metri di profondità.
Non tutto è deciso certo. Il maggio 26 a Roma ci sarà il primo parere sulla valutazione di impatto ambientale per la verifica della conformità del progetto. Poi nei prossimi mesi arriverà il decreto di pubblica utilità che darà vita ai 120 espropri tra case, terreni e aziende. Ma se gli espropriati veri e propri saranno ‘ricompensati’ a pagare il prezzo più alto saranno, come sta accadendo per il Terzo Valico, quelli che si troveranno i cantieri e gli scavi a poche decine di metri da casa. Oggi il M5S e FdS hanno chiesto chiarimenti in proposito al vicesindaco Stefano Bernini: “Non è vero che lasciamo soli i cittadini – ha detto il vicesindaco – gli uffici del comune sono sempre disponibili a offrire sostegno tecnico, a difendere le valutazioni sul valore immobili interferiti per arrivare a un accordo bonario non penalizzante. Non si può addebitare al Comune di non aver avuto continuo rapporto con i cittadini – ha detto Bernini – come ad esempio successo a fegino con acquedotto dove alla fine abbiamo portato a casa risultato. anche al campasso momento di criticità forte risolte il mese scorso in assemblea pubblica in cui emerso lavoro ben fatto compensazioni ambientali”.
Ma il capogruppo del M5S attacca: “Non mi ha risposto nel merito – dice Putti – perché il mio intervento non era riferito agli espropriati, ma a quanti non lo saranno e dovranno convivere con Gronda e Terzo valico”. Il consigliere di FdS Gian Pastorino ha chiesto una commissione in cui vengano convocati i responsabili degli uffici che seguono le grandi opere anche per discutere dell’osservatorio “che non deve fare da decantatore delle grandi opere ma intervenire per fare si che chi ha disagi venga velocemente indennizzato”.