Ventimiglia. C’è chi dorme tra le auto, sotto il cavalcavia di via Tenda. E chi invece si è sistemato lungo il Roja, in attesa di varcare il confine. Sono tanti, i migranti che ogni giorni si recano alla Caritas per avere almeno un pasto da consumare.
Ieri ce n’erano 270, tra i quali molti adolescenti e qualche bambino. Le donne, invece, sono poche. Oggi alla Caritas ne hanno contati meno, ma la situazione potrebbe peggiorare: “Le prospettive per l’estate non sono buone”, dice Christian Papini, responsabile della Caritas.
Afgani e sudanesi: queste le nazionalità maggiormente presenti a Ventimiglia. Tutti raggiungono la città di confine con la speranza di attraversare le frontiere. Qualcuno ci riesce, grazie all’intervento dei passeur, che non vedono l’ora di fare affari con l’immigrazione clandestina. Tanti però vengono rimandanti indietro dopo un po’ attraverso i respingimenti.