Giorgio Pagano, Presidente dell’Associazione Culturale Mediterraneo.
LA SPEZIA – «Le motivazioni delle dimissioni di Alessandro Pollio dal Pd sono chiare: “I partiti sono utilissimi per un’elaborazione complessiva del modello di società. Nel momento in cui questa funzione viene meno e si trasformano in meri comitati elettorali dove non è importante quello che pensi ma con chi ti schieri, allora i partiti perdono la loro funzione e la loro stessa ragione di esistere”. La penso nello stesso modo da molto tempo, e così tantissime persone. Anch’io, come loro e come Pollio annuncia di voler fare, mi occupo della mia città “attraverso forme di volontariato, al di fuori dei partiti”.
Ma questa scelta è solo l’inizio della soluzione, non è ancora la soluzione. La realtà è infatti questa: da un lato gruppi e movimenti sociali creativi ma dispersi, dall’altro partiti chiusi in se stessi, sordi, inutili se non nocivi, e infine, nel terzo lato, la massa dei cittadini sempre più lontani dalla politica perché “tanto sono tutti uguali” e “tanto non cambia niente”. Come uscire da questa sorta di triangolo delle Bermude a causa del quale ogni speranza di cambiamento rischia di sparire dall’orizzonte?